lunedì 13 aprile 2015

Otto Heinrich Warburg, un premio Nobel ........... e Napoli

Il premio Nobel è considerato dai più come il premio alla carriera di un singolo ricercatore, di una mente brillante. Ma spesso rappresentano il riconoscimento ad una scuola, più che ad un individuo, che ha avuto solo il merito di raggiungere un risultato più visibile ed innovativo.

Uno degli esempi più noti e quello della famiglia Curie, che ha vinto 4 premi Nobel di cui uno solo a Pierre (ricevuto per la fisica con la moglie Marie Sklodowska e con Antoine Henri Becquerel nel 1903), due a Marie Sklodowska-Curie (per la fisica nel 1903 e per la chimica che vince da sola nel 1911), ed uno alla figlia Irène Joliot-Curie (per la chimica nel 1935 con il marito Frédéric Joliot). Marie Sklodowska accumula però il maggior numero di primati: è la prima donna a ricevere un premio Nobel, è l'unica donna a ricevere due Nobel in due settori diversi, è la prima donna ad insegnare alla Sorbona, subentrando al marito nell'insegnamento di fisica generale. Sarà Marie Curie a fondare i due Istituti per lo studio del radio (successivamente denominati Istituti Curie) a Parigi nel 1909 ed a Varsavia nel 1932. Muore a 67 anni per una grave forma di anemia aplastica, nel sanatorio di Sancellemoz di Passy in Alta Savoia nel 1934.  

Altro esempio di scuola insignita da vari premi Nobel è quella di Torino con i tre premi nobel Italiani in medicina: Luria, Dulbecco e Rita Levi-Montalcini [http://viral-oncology.blogspot.it/2012/02/renato-dulbecco-il-primo-virologo.html].

Un ulteriore esempio è quello di Otto Heinrich Warburg. Premio Nobel per la Medicina nel 1931 "per la scoperta del tipo e del meccanismo d'azione degli enzimi respiratori".

Otto nasce a Friburgo nel 1883, da padre ebreo e madre protestante. Il padre Emil Gabriel Warburg (9 Marzo 1846 - 28 Luglio 1931), professore di Fisica presso varie Università (Strasburgo, Friburgo e Berlino), presidente 1899-1905 della Società Tedesca di Fisica (Deutsche Physikalische Gesellschaft - DPG), amico di Albert Einstein, è il tutor e mentore di due premi nobel: James Franck, premio Nobel in fisica 1925; Hans von Euler-Chelpin, premio Nobel in chimica nel 1929, che nel 1893 a Berlino aveva avuto come docenti due altri premi Nobel: Emil Fisher (premio Nobel per la chimica nel 1902) e Max Plank (premio Nobel per la fisica nel 1918).

Otto ottiene la laurea in Chimica nel 1906 a Berlino, dove si forma presso il laboratorio di Emil Fisher (insignito in quel periodo del premio Nobel), e nel 1911 la laurea in Medicina. Negli anni 1908-1914 svolge attività di ricerca presso la Stazione Zoologica di Napoli, dove ritornerà più volte per l'amicizia che lo lega al Fondatore e Direttore Anton Dohrn ed alla sua famiglia. Gli studi condotti sui ricci di mare alla stazione zoologica gli permettono di osservare l'aumento del consumo di ossigeno nelle uova di riccio marino dopo la fecondazione ed il ruolo essenziale del ferro per lo sviluppo dello stato larvale1.

Nel 1918 è nominato professore del Kaiser Wilhelm Institute for Biology di Berlino. Nel 1931 è insignito del premio Nobel, e di lì a poco diviene Direttore del Kaiser Wilhelm Institute for Cell Physiology, fondato l'anno prima con una donazione della Rockfeller Foundation. Il premio Nobel gli fu assegnato dopo aver ricevuto ben 46 nomination di cui 13 nel solo anno 1931.

Nel 1924 Warburg aveva anche ipotizzato che le neoplasie e la crescita neoplastica siano causate da cellule tumorali che producono energia (con la produzione e l'accumulo di ATP) a seguito del catabolismo non-ossidativo del glucosio (glicolisi) che si arresta alla produzione di acido piruvico e la consegnuente ri-ossidazione dell'NADH ad NAD nel processo denominato di fermentazione o di respirazione anaerobica. Tutto ciò in contrasto con le cellule sane in cui prevale la produzione di energia dal processo ossidativo aerobico del piruvato prodotto per glicolisi del glucosio nella fase anaerobica della respirazione cellulare. La scissione del piruvato avviene nei mitocondri, e quindi per Warburg le neoplasie potrebbero essere definite una patologia del mitocondrio2.

Altri suoi collaboratori negli anni successivi sono stati insigniti del premio Nobel, in particolare Hans Adolf Krebs, che ha studiato ed identificato il ciclo dell'acido citrico (per cui è insignito del premio Nobel  per la Medicina nel 1953), ed Axel Hugo Theodor Theorell, che ha studiato gli enzimi ossidativi e riceve il premio Nobel nel 1955.

Di certo Otto ha avuto un ambiente di vita ed opportunità di lavoro che gli avrebbero permesso in ogni caso di raggiungere traguardi scientifici altissimi, ma l'esperienza alla stazione biologica di Napoli ed i suoi studi sul metabolismo dell'ossigeno hanno verosimilmente determinato lo stimolo e fornito gli strumenti per i suoi studi successivi e quelli di vari altri ricercatori, fino ai nostri giorni. Basti pensare che lo sviluppo della recente Tomografia ad emissione di positroni (18-FDG PET) è basato proprio sul principio della peculiare glicolisi anaerobica delle neoplasie, scoperta e brillantemente caratterizzata da Otto Warburg: un ebreo di cui nemmeno il regime nazista potè fare a meno.



1 Über die Rolle des Eisens in der Atmung des Seeigeleis nebst Bemerkungen über einige durch Eisen beschleunigte Oxydationen m. Abb. (Sitzungsber. Heidelberger Akad. Wiss. math.-nat. Kl B Heidelberg, 1911) (Trans: Ruolo del ferro nella respirazione delle uova dei ricci di mare e commenti sulla accelerazione dei processi ossidativi da parte del ferro. Proceedings of the Heidelberg Academy of Sciences Heidelberg 1911.)
2Ideen zur Fermentchemie der Tumoren (Abh. der Deutschen Akad. der Wissenschaften zu Berlin. Math-naturwissenschaft. Kl 1947, Berlin 1947) (Trans: Theses on the enzymatic chemistry of Tumors. Proceedings of the German Academy of Sciences in Berlin. Math and natural science. Kl 1947, Berlin 1947)

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