Anche quest'anno si è tenuto in Agosto (dal 19 al 24) il corso diretto dal Prof Zichichi dal titolo ERICE INTERNATIONAL SEMINARS ON PLANETARY EMERGENCIES, giunto alla sua 46° edizione.
Anche
quest'anno la partecipazione è stata numerosa con la presenza ad Erice di 124
scienziati provenienti da 60 laboratori di 38 nazioni per partecipare ai
Seminari internazionali nell'aula Dirac della Fondazione Ettore Majorana, i cui
proceedings sono pubblicati annualmente da Richard Ragaini.
Nino ogni
anno riesce a stupire tutti, invitando pesonalità del mondo della cultura e della
politica, basta scorrere il sito
web dello scorso anno. Ma quest'anno c'è stato qualcosa di più ha fatto intervenire il Presidente del Senato Dr Pietro Grasso. Il Magistrato Grasso per
anni è stato in prima linea contro il crimine organizzato, e dal 2005 è stato il Procuratore Nazionale Antimafia. Nel corso della sua attività ha chiesto ed ottenuto quasi 500 ergastoli e centinaia di condanne per varie migliaia di anni di carcere. Dal 2012 per Rai Storia ha condotto il programma in 12 puntate dal titolo Lezioni di Mafia, la cui prima lezione è dedicata a La Cupola. Il Dr Grasso, per gli amici Piero, era arrivato la sera prima, con una scorta personale davvero imponente e chiaramente evidente. I colleghi stranieri, che non ne conoscevano la storia personale, si e ci chiedevano se non fosse eccessiva e se non fosse dovuta soprattutto a dare una dimostrazione di potere. Ed era chiaro che le nostre spiegazioni non erano del tutto convincenti e che non riuscivamo a scalfire il loro scetticismo.
La mattina dopo, il Dr Grasso ha svolto una lezione magistrale di notevole spessore su La grande Alleanza fra Politica e Scienza, e dopo aver espresso le sue considerazioni per ciascuna delle emergenze discusse e studiate quest'anno ha sentenziato:
I problemi che la
comunità scientifica pone alla politica, nell'interesse collettivo,
hanno bisogno di persone in grado di saper guardare alle prossime generazioni,
non alle prossime elezioni !!! Il risultato di questa mancanza è,
hanno bisogno di persone in grado di saper guardare alle prossime generazioni,
non alle prossime elezioni !!! Il risultato di questa mancanza è,
purtroppo, sotto gli occhi di tutti.
per concludere la sua lezione con le seguenti considerazioni ed auspici:
In questo senso mi piace fare mie le parole di Enrico
Fermi sulla professione del ricercatore, che "deve tornare alla sua
tradizione di ricerca per l'amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le
direzioni siamo circondati dall'ignoto e la vocazione dell'uomo di scienza è di
spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non
solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi". Così
come mi piace estendere tali parole alla professione del politico, che deve allo
stesso modo spostare in avanti le frontiere delle proprie idee e delle proprie
convinzioni, cercando non solo immediati consensi, ma anche, e soprattutto, soluzioni
valide e visioni lungimiranti. Non bisogna mai trascurare che al centro di
tutto c'è sempre l'uomo, che invece di usare la scienza per vivere meglio, la
rivolge contro se stesso o i propri simili, tradendo i valori a cui la scienza
si è sempre ispirata: amore verso l'universo e rispetto per la vita e la
dignità dei cittadini.
Con questo spirito, nel mio ruolo di Presidente del
Senato, non esiterò a battermi affinché il Senato della Repubblica sappia
sentirsi parte di questa sfida, utilizzando tutti i poteri e le funzioni a sua
disposizione, dalla legislazione al controllo sull'operato del Governo, dall'acquisizione
di dati ed informazioni alle inchieste legislative, perché le emergenze
planetarie siano considerate adeguatamente, in un confronto costruttivo e
trasparente, perché è questa la più bella battaglia di civiltà che si possa
immaginare.
Mi auguro che a quest'obiettivo sapremo giungere anche
attraverso la rinnovata alleanza tra la politica e la scienza che gli
appuntamenti ericini hanno sempre invocato. Essere buoni alleati non significa
confondere i ruoli. Significa imparare a condividere risorse e capacità per
perseguire con forza e determinazione progetti comuni. Acquisire come bene
comune i risultati di una "Scienza senza segreti e senza frontiere" e
passare dall'emozione al progetto attraverso una ferma volontà politica: un'utopia
che può divenire realtà.
L'utopia ha una sua forza inarrestabile nella misura in
cui qualcuno, difendendo le proprie idee anche fino alla morte, dimostra che il
cambiamento è possibile. Galilei, Copernico, Newton, Fermi, Einstein e tanti
altri, pur considerati degli eretici dai loro contemporanei, son riusciti a far
progredire l'umanità.
Speriamo che le utopie del terzo millennio, pur nella
generale incredulità, possano realizzarsi e contribuire al progresso del mondo.
E' questo l'auspicio che oggi vorrei affidarvi, nella convinzione che l'entità
dei valori in gioco ci renderà straordinariamente coraggiosi nel perseguire gli
obiettivi.
Auguro quindi buon lavoro ai 124 scienziati che, nel
corso dei seminari, si potranno aggiornare e confrontare sui progressi compiuti
nell'attuazione degli oltre 100 progetti di ricerca in corso nei 60 laboratori
di 38 nazioni.
Il testo completo della Lezione Magistrale al sito web del Senato e dell'Agenzia Parlamentare
A fine lezione c'è stato un sentito applauso da parte di tutto l'uditorio, e sebbene fosse ancora opprimente la presenza della scorta, il relatore dal sorriso aperto e disarmante, l'uomo dei vertici politici e giuridici dall'eloquio profondo e semplice, che analizzava con chiarezza il ruolo e le complementarietà delle diverse funzioni dei ricercatori e dei politici, aveva conquistato la platea. Con quell'applauso prolungato, l'uditorio mostrava la condivisione della sua analisi e delle sue considerazioni e soprattutto esprimeva il suo supporto alle iniziative che lui aveva espresso la volontà di voler perseguire.
Poi, dopo un parco coffee break, siamo ritornati ai lavori della nostra sessione, per finirla alle 13:30 ed aggiornarci alle 15:00 per la sessione successiva. Il nostro gruppo di Biomedicina su AIDS e Malattie infettive (che includeva un infettivologo indiano, un epidemiologo Ugandese, un oncologo palermitano, un neurologo italiano) per poter mettere a punto i dettagli della nostra sessione per il giorno successivo, ha deciso di trovare un punto di ristoro tranquillo e defilato. Il luogo era veramente ideale per una riunione di lavoro e così abbiamo continuato a valutare ordine e contenuti delle nostre presentazioni. Poi abbiamo visto alcuni uomini della scorta che ci scrutavano e ... guardando un pò più in là abbiamo intravisto il Dr Grasso a pranzo.
Ora era chiara quella strana tranquillità per una cittadina come Erice nel periodo estivo. Però non avendo segnali di diniego siamo rimasti a mangiare e chiacchierare. D'improvviso alcuni movimenti della scorta hanno indicato che il Dr Grasso stava andando via, allora gli ho chiesto se volesse sedere con noi a fare qualche foto. E' difficile descrivere l'ammirazione ed il piacere che ha pervaso il gruppo, per la dimostrazione di stima reciproca che veniva così suggellata .... ma forse lo si può apprezzare dalle foto. Questa è l'Italia che gli stranieri apprezzano ed ammirano e che rende orgogliosi gli Italiani.